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A Palermo e Trapani flash mob dei lavoratori del settore del gioco pubblico: “Vogliamo tornare a lavorare, non siamo fantasmi”

Le lavoratrici e i lavoratori di sale giochi, sale scommesse e sale bingo di Palermo e Trapani si sono ritrovati oggi in piazza per lanciare un appello alle istituzioni affinchè possano tornare a lavorare, dopo oltre 300 giorni di chiusura del comparto a causa dell’emergenza sanitaria. E lo hanno fatto vestiti da fantasmi, sopra delle grandi cartelle del bingo, come già fatto ad inizio anno da Antonia Campanella e dalle ragazze del ‘Comitato Donne in Gioco’ durante le manifestazioni davanti a Montecitorio, organizzate per sensibilizzare la politica sulla necessità delle riaperture.
“Fateci riaprire”, questo il messaggio del flash mob che si è svolto questa mattina a Palermo, in piazza Politeama, con il sostegno della Fisascat Cisl Palermo Trapani. “Le attività del gioco legale contano, ad oggi, 301 giorni di chiusura. Questo dato per le lavoratrici e lavoratori del settore si traduce in 301 giorni di cassa integrazione. I lavoratori e loro famiglie sono allo stremo”, commenta Mimma Calabrò, segretario generale del sindacato.
“Nonostante la sottoscrizione dei protocolli sanitari che assicurano le aperture delle sale del gioco legale in piena sicurezza sia per i lavoratori che per i fruitori – continua la sindacalista – nel cronoprogramma delle graduali riaperture previste dal Governo non è stata ancora calendarizzata alcuna data possibile di riavvio delle attività. Da un lato il gioco legale fermo. Dall’altro il gioco illegale che in questi lunghi mesi di inattività ha trovato terreno fertile per incrementare il malaffare, alimentando anche un sistema di gioco occulto fuori dalle sale da gioco”.
“Siamo chiusi da mesi perché hanno definito il nostro lavoro non essenziale, ma chi decide cosa è essenziale e cosa non lo è? Per noi e per le nostre famiglie questo lavoro è essenziale”, dichiara una lavoratrice di una sala bingo posizionata su una cartella del gioco simbolicamente riprodotta per l’occasione in piazza, vestita come altre da fantasmi.
“Da un lato le lavoratrici e i lavoratori agli occhi delle istituzioni si sentono come dei fantasmi, dall’altro la provocazione dello spettro del gioco illegale che comunque prolifera. Anche per questo urge una programmazione certa della riapertura del settore che risulta essere tra i maggiormente segnati dalla crisi provocata dall’emergenza pandemica. Ci si ricordi che per migliaia di addetti, questo lavoro non è un gioco”, ha affermato ancora la sindacalista. “Vogliamo riaprire e tornare a fare una vita normale – dice un altro ‘fantasma’, la situazione ormai è insostenibile, vogliamo garanzie per il futuro. Stiamo andando avanti, aspettando di poter riaprire, non abbiamo avuto una cassa integrazione regolare, abbiamo figli, affitti da pagare, siamo in difficoltà, speriamo che lo Stato ci faccia riaprire”. lp/AGIMEG

Autore: Claudio Ramoni
Fonte:https://www.agimeg.it/eventi/a-palermo-trapani-flash-mob-lavoratori-settore-gioco-pubblico-vogliamo-tornare-a-lavorare-non-siamo-fantasmi

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