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Castelli (Mef): “Problematiche con le banche accentuate a causa della chiusura delle attività di gioco”

“Le banche sono responsabili delle politiche aziendali relative alle concessioni di finanziamenti nel rispetto della normativa vigente, della trasparenza verso i clienti, dei criteri di sana e prudente gestione. Sono tenute a valutare il merito creditizio dei richiedenti dei finanziamenti. Se necessario, possono chiedere garanzie reali o personali”. E’ quanto ha detto il viceministro all’Economia, Laura Castelli, in Commissione Finanze alla Camera. “Per il caso di specifici comportamenti scorretti, la Banca d’Italia ha richiamato iniziative in essere a tutela della clientela. Ha ricordato che il cliente può presentare un reclamo all’intermediario. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha compiti in materia di pratiche scorrette anche nell’ambito bancario e finanziario. L’ADM ha comunicato di aver effettuato migliaia di verifiche documentali e materiali sul possesso dei requisiti da parte degli operatori sanzionando in caso di violazione e sospendendo l’attività di operatori non in regola. Gli operatori del settore hanno rappresentato le difficoltà riscontrate nell’accedere nei servizi del mondo bancario e al rilascio delle garanzie fidejussorie eccezionali per la gestione del gioco. Tale difficoltà sono state evidentemente aggravate a causa della sospensione dell’attività in relazione alla pandemia e al conseguente peggioramento dei parametri di affidabilità finanziaria valutati dagli istituti bancari. Tutto ciò ha comportato la presentazione da parte degli operatori del settore dei giochi di una prevalenza di garanzie provenienti da compagnie assicurative spesso estere che non sempre sono risultate affidabili dal punto di vista dell’efficacia sulla tutela della ragioni erariali. ADM – ha aggiunto – ha evidenziato che si sono svolti sulla questione due incontri con Abi e la Banca d’Italia finalizzati all’analisi del superamento delle criticità esistenti, nel corso dei quali si è avuto modo di illustrare agli interlocutori le peculiarità del settore. Da tali incontri sarebbe emersa, da parte di Banca d’Italia, l’impossibilità di imporre in via autoritativa agli istituti di credito un più consistente impegno nel settore dei giochi, poichè le linee di indirizzo di fonte unionale vincono le attività degli istituti nazionali, inserendo tutti gli operatori di gioco tra le categorie imprenditoriali con un più alto profilo di criticità nell’ambito della disciplina antiriciclaggio, a prescindere dallo stato effettivo dei parametri di valutazione. Da ciò conseguirebbe il rifiuto di tali banche di effettuare alcune prestazioni, quali il rilascio delle garanzie fidejussorie richieste per legge ai concessionari o l’apertura di conti correnti intestati ai dipendenti di dette società. In conclusione, nell’ottica di superare criticità, la via più utilmente percorribile potrebbe essere quella di proseguire le interlocuzioni istituzionali avviate per favorire agli istituti bancari una migliore conoscenza delle caratteristiche nazionali del settore dei giochi e delle sue peculiarità, anche rispetto agli operatori di altri paesi. ADM, segnala che non sia da escludere anche la possibilità di definire protocolli di intesa con società di capitale pubblico che operano nel mondo creditizio e assicurativo, in modo da tracciare percorsi preferenziali per gli operatori di gioco in possesso di tutti i requisiti di solvibilità”, ha concluso. cdn/AGIMEGThe post Castelli (Mef): “Problematiche con le banche accentuate a causa della chiusura delle attività di gioco” first appeared on Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco – AGIMEG.

Autore: Chiara Di Nicola
Fonte:https://www.agimeg.it/politica/castelli-problematiche-con-banche-accentuate-causa-chiusura-attivita-gioco

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