Necessario procedere ad una riforma organica del settore del gioco d’azzardo, dopo che, ripetuti interventi normativi fatti negli ultimi anni, non hanno sortito l’effetto auspicato di ridurre le dimensioni del fenomeno. E’ quanto ha sottolineato il deputato del Movimento 5 Stelle Baroni, nella discussione in Commissione Finanze alla Camera sugli emendamenti al Decreto Fiscale. Secondo Baroni, “Regioni e Comuni hanno introdotto misure a livello locale senza che vi fosse una logica complessiva di sistema”. Il deputato è intervenuto a seguito dell’esposizione dell’emendamento Zanichelli che chiedeva “misure di incentivazione per i gestori e gli esercenti che dismettono slot e vlt”. L’emendamento è stato ritirato, ma Mancini (PD) ha preannunciato il suo voto favorevole all’ordine del giorno che verrà presentato in Aula. Anche Stefano Fassina (LEU) si era associato alle considerazioni sull’opportunità di una “riforma organica del settore del giochi, anche al fine di superare le attuale discrasie tra le normative regionali”. Baretta (PD) ha invece sottolineato che il Governo “intende impegnarsi per una riforma strutturale del settore”. Tarantino (Lega) ha infine auspicato che “gli obiettivi evocati dai colleghi e dal rappresentante del Governo vengano perseguiti dalla maggioranza e dall’Esecutivo con tenacia e capacità di visione a lungo termine”.
Sempre di Zanichelli (M5S) l’altro emendamento ritirato che chiedeva che “l’onere per la richiesta di nulla osta per gli apparecchi comma 6a e comma 6b fosse a carico dei concessionari”. lp/AGIMEG
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