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Perdere 3.000 posti di lavoro e far chiudere migliaia di aziende di gioco pubblico in Piemonte: per PD e Luv nessun problema. La Lega a difesa di legalità e occupazione

Far perdere il lavoro ad oltre 3.000 persone e fari chiudere migliaia di aziende: nessun problema! Così può essere letto quanto apparso su La Stampa , dove si parla di “blitz” della Lega per “togliere le restrizioni sulle slot machine” in Piemonte.
I capogruppi di PD e Luv in Consiglio Regionale si sono scagliati contro la Lega visto che ieri il consigliere Alberto Preioni aveva chiesto ed ottenuto di mandare la voto la nuova Legge per eliminare la retroattività del distanziometro.
Ricordiamo che il Piemonte è tra le regioni italiane con le norme più restrittive in materia di gioco a causa soprattutto della sua retroattività. La legge del 2016 ha introdotto il cosiddetto “distanziometro”. In pratica le attività che offrono gioco e che si trovano a meno di 500 metri (per i comuni con più di 5.000 abitanti, distanza che si riduce a 300 metri per i comuni con una popolazione inferiore) da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali , strutture sanitarie e per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile, istituti di credito, bancomat, compro oro e stazioni ferroviarie, devono spostarsi. Il problema è che su tutto questo il 20 maggio arriverà il colpo di mannaia della retroattività. In pratica il “distanziometro” si dovrà applicare non solo alle nuove attività ma anche a quelle già esistenti.
Secondo alcune perizie, con la retroattività (da notare che nel frattempo lo Stato era già intervenuto riducendo di un terzo gli apparecchi da gioco presenti sul territorio nazionale) della legge del 2016 il 99% delle attività di gioco, come nel caso di Torino, verranno espulse dalla città. Senza un intervento che blocchi l’entrata di vigore della retroattività si attiverebbe un doppio allarme sociale. Il Piemonte è infatti – come riporta una inchiesta dell’agenzia Agimeg sulle operazioni condotte da Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia – tra le regioni italiane con il più alto tasso di pratica di gioco illegale gestito dalla criminalità organizzata. Un poco invidiabile record, frutto proprio della politica proibizionista contro il gioco pubblico. E con la retroattività delle legge l’illegalità, con i conseguenti e gravissimi costi sociali ed economici, conquisterebbe fette di mercato ancora più ampie.
Ma ci sono anche grandi problemi per quanto riguarda il mondo del lavoro. Secondo uno studio della CGIA di Mestre, in Piemonte sono occupati nel gioco circa 5.000 lavoratori. Senza calcolare l’indotto, ad oggi sono già stati persi 1.700 posto di lavoro, che potrebbero raddoppiare nel 2021 con la legge applicata alle aziende già operanti.
Nessun blitz quindi, ma solo la proposta di una legge a favore del ripristino della legalità, visto che quella attuale sta favorendo la criminalità organizzata e della tutela di migliaia di posti di lavoro, come hanno sottolineato il vice capogruppo della Lega Andrea Cerruti ed il collega Claudio Leone. lp/AGIMEG

Autore: simonetta
Fonte:https://www.agimeg.it/politica/legge-regionale-sul-gioco-pubblico-piemonte-nuova-legge-lega-tutela-lavoratori

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