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Piemonte, Confcommercio su DDL gioco: “Ingiustificata discriminazione tra pubblici esercizi e le sale dedicate”. IL DOCUMENTO INTEGRALE

“Il superamento del problema della retroattività delle norme (…) rappresenta il principale obiettivo che la Giunta regionale e le forze politiche di maggioranza intendono perseguire attraverso la revisione della disciplina in materia di gioco d’azzardo patologico. (…) Si comprende pertanto la scelta di sancire il principio della salvaguardia dei diritti acquisiti (…) ma al tempo stesso desta perplessità la previsione dell’articolo 18 (del DDL sul gioco ndr) di riservare esclusivamente a sale da gioco, sale scommesse e titolari di autorizzazione rilasciata da ADM la possibilità di presentare istanza per reinstallare gli apparecchi dismessi a seguito dell’entrata in vigore della legge regionale 9/2016”. E’ quanto si legge nella memoria di Confcommercio – Imprese per l’Italia presentata in Piemonte al DDL 144 “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”.
“Da tale facoltà – l’allarme lanciato da Confcommercio – risulterebbero esclusi i pubblici esercizi e gli altri esercizi commerciali al cui interno erano presenti spazi riservati al gioco lecito. Si auspica pertanto che nel corso dei lavori consiliari siano considerate tutte le implicazioni derivanti da un trattamento differenziato tra diversi settori imprenditoriali, evitando sperequazioni non giustificabili a danno di alcune categorie a fronte di un contestuale rafforzamento dell’offerta di gioco d’azzardo lecito a favore di altre”.
“Per contrastare efficacemente il fenomeno della ludopatia – prosegue Confcommercio – si propone che tra i benefici ricompresi all’articolo 10 venga inserita una riduzione dell’IRAP per gli esercizi che provvedano volontariamente, entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello a cui si riferisce l’agevolazione, alla completa disinstallazione degli apparecchi da gioco”.
Inoltre “posto che l’articolo 12 è dedicato alle nuove aperture di esercizio (…) non risulta chiaro se la norma è riferita a tutto il gioco lecito (…) praticato dunque anche all’interno delle sale sommesse e degli spazi per il gioco. Il comma 2 vieta l’esercizio sia delle sale da gioco sia delle sale scommesse che non rispettano la distanza minima di 400 metri dai luoghi sensibili, mentre rimane il dubbio se il riferimento alle nuove installazioni di apparecchi per il gioco lecito sia riferito anche agli spazi per il gioco (…)”. Confcommercio infine sottolinea come la definizione di “commercializzazione di giochi (inserita al comma 1 dell’articolo 13 del DDL 144 ndr) risulta imprecisa e potrebbe generare difficoltà interpretative”.
ECCO IL DOCUMENTO INTEGRALE
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Autore: Claudio Ramoni
Fonte:https://www.agimeg.it/politica/piemonte-confcommercio-su-ddl-gioco-ingiustificata-discriminazione-tra-pubblici-esercizi-e-sale-dedicate

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