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Confronto sì, confronto no. Il riordino giochi “divide” ancora la politica dagli operatori e addetti al settore

Il sottosegretario all’Economia con la delega ai giochi Alessio Villarosa apre a un confronto con gli operatori dei giochi per progettare il riordino del settore. Insorgono i detrattori del gioco, e lui ritratta. A questo punto protestano gli esponenti del settore, e lui corregge nuovamente il tiro. Il gioco, poi, riempie anche le ultime battute della campagna elettorale per le Europee.

Villarosa
(sottosegr. Mef) rilancia su Facebook una news di Agimeg: “Pronti
ad un confronto per il riordino del settore dei giochi”

“Il Mef apre ad un
confronto. Con il settore dei giochi per il riordino”. “Fermiamo
il gioco d’azzardo patologico. Le associazioni di settore accolgono
di buon grado la proposta di confronto lanciata dal Mef. Siamo pronti
ad affrontare la questione del riordino del settore dei giochi con la
dovuta attenzione”. Il sottosegretario al Mef, Alessio Villarosa,
commenta una news di Agimeg di sabato scorso, ripresa successivamente
anche da altri siti, pubblicando anche la foto ripresa dal nostro
sito, nella quale avevamo riproposto i punti salienti dell’intervista
rilasciata ad Agimeg e dell’intervento durante la manifestazione
della Fit, dove preannunciava l’apertura del Mef per un confronto
con le associazioni di settore.

Avv. Cardia
(pres. Acadi) ad Agimeg: “Da condividere le dichiarazioni di
Villarosa contro il proibizionismo sul gioco. Confronto e giuste
misure per un mercato più equilibrato”

“Ben vengano le
dichiarazioni del sottosegretario On. Villarosa contro il
proibizionismo – spiega ad Agimeg l’avvocato Geronimo Cardia,
presidente di Acadi – Il fatto che il proibizionismo non
rappresenti una soluzione ai temi di interesse del gioco pubblico
unisce oggi cittadini, studiosi, medici, politici, rappresentanti di
Governo, responsabili di amministrazione, magistrati, rappresentanti
delle forze dell’ordine ed anche gli operatori del sistema
concessorio. L’auspicio è che la visione comune si traduca
urgentemente in azioni concrete che rimuovano i diversi
corto-circuiti che purtroppo oggi preoccupano e provocano danni, non
curando, non prevenendo, aprendo le porte all’offerta illegale,
facendo perdere stabilità al gettito erariale nonché chiudere
aziende e annientare migliaia di posti di lavoro. La sfida è
regolare quindi le giuste misure a tutela degli utenti, sfida che
potrà essere vinta anche con il confronto tra le parti”.

Villarosa
(sottosegr. Mef) contro Vita.it: “Pur di attaccare il Governo si
strumentalizza anche l’azzardopatia”

“La lotta al gioco
d’azzardo continua e continua grazie a noi, non a voi. Pur di
attaccare il Governo si strumentalizza di tutto, anche
l’azzardopatia” . Il sottosegretario all’Economia con delega ai
giochi Alessio Villarosa ha risposto così ad un articolo del
magazine Vita.it, nel quale lo stesso sottosegretario al Mef viene
accusato di aver fatto “marcia indietro” rispetto alla politica
del Governo per quanto riguarda il settore dei giochi. Durante la
manifestazione organizzata a Roma dalla Federazione Italiana
Tabaccai, Villarosa è infatti intervenuto assicurando di voler
“realizzare quanto prima un regolamento nazionale sul gioco che
ponga fine a queste normative a macchia di leopardo che tanta
confusione e problemi stanno creando”. Un atteggiamento non gradito
da Vita.it che, commentando e pubblicando il video realizzato da
Agimeg, ha quindi accusato Villarosa di aver rinnegato la promessa
della lotta al settore del gioco. Villarosa ha quindi replicato
rivolgendosi alla testata: “Il titolo dice una cosa, ma nel testo
non se ne trova traccia… Pensano di prendere in giro i lettori?”.

Villarosa (M5S):
“Niente legge nazionale sui giochi né confronto con il settore,
sono stato frainteso

Ennesimo cambio di
direzione del sottosegretario all’economia con delega ai giochi,
Alessio Villarosa, che a distanza di pochi giorni fa marcia indietro
rispetto alle parole sull’azzardo legale pronunciate alla
manifestazione dei tabaccai. Più che la notte – riporta il
magazine Vita.it – a portare consiglio deve essere stata la rivolta
interna al M5S che ha visto cittadini, parlamentari e consiglieri
regionali chiedere conto dell’incauta uscita al sottosegretario.
Perché il sottosegretario con delega ai giochi si è lanciato dal
palco della manifestazione della Federazione Italiana Tabaccai in una
serie di luoghi comuni in contrasto con il contratto di governo e il
programma del M5S contro la diffusione dell’azzardo? Non a caso –
viene evidenziato – è arrivato immediato il plauso di alcune
organizzazioni di categoria dell’azzardo legale che fanno pressione
affinché il governo avvii un tavolo per un riordino del settore.
Cosa che Villarosa, proprio ieri, sulla sua pagina facebook aveva
annunciato e promesso e che ora smentisce. Ora il confronto con i
concessionari e il riordino della normativa, dice il sottosegretario
con delega ai giochi, non si faranno più. Questione chiusa? Per ora
sì, in attesa che cambi nuovamente idea.

Villarosa
(sottosegr. Mef): “Finché M5S sarà al Governo, leggi regionali e
regolamenti locali sul gioco non saranno mai toccati. Non ci sarà un
riordino funzionale al mercato”

“La lotta al gioco
d’azzardo dilagante è un pilastro dell’azione politica del
Movimento 5 Stelle. Da sempre. Per questo abbiamo preteso che nel
contratto di Governo questo impegno fosse esplicitato chiaramente.
Per questo uno dei primi provvedimenti da quando il Movimento 5
Stelle è al governo è stato lo stop alla pubblicità del gioco
d’azzardo, con il Decreto Dignità”. Sono le parole del
sottosegretario al Mef con delega ai giochi, Alessio Villarosa. “A
quanti scrivono o pensano che su questo fronte il Governo voglia
tirarsi indietro dico che si sbagliano. Finché il Movimento 5 Stelle
sarà al Governo – ha aggiunto – le leggi regionali e i
regolamenti locali che meritoriamente da Nord a Sud stanno arginando
il dilagare dell’azzardo non saranno mai toccati, non sono questi a
dare “caos legislativo. E non c’è un pericolo di legislazione “a
macchia di leopardo”, questa era una tesi dei vecchi governi.
Semmai ciò accade nella tutela dei più deboli: il nostro impegno è
e sarà quello di dare all’Italia una legislazione di cornice che
garantisca requisiti minimi di tutela per i cittadini in tutti i
territori, anche in quelli privi di legislazione regionale. Questo
deve esser chiaro: non ci sarà un “riordino funzionale al
mercato”. Quanto poi – ha continuato – agli stereotipi dei
governi precedenti come «l’azzardo legale scaccia quello
illegale», mi limito a dire che la posizione del Movimento su questo
punto è lontana anni luce da simili cliché. Abbiamo sempre detto
-in linea con le risultanze della Commissione Antimafia della scorsa
legislatura- che l’azzardo legale è uno strumento che la
criminalità organizzata utilizza per riciclare denaro, e che
comunque rappresenta la via più semplice per far sprofondare il
cittadino nell’abisso dell’azzardopatia e del gioco illegale. Le
ultime indagini coordinate dalla Procura Nazionale Antimafia ci
dicono che le mafie utilizzano punti vendita con regolari
concessioni, come paravento per le scommesse illegali. Tant’è che
in commissione Antimafia abbiamo chiesto uno specifico comitato per
approfondire anche l’azzardo legalizzato”. “Per questo è
necessario ridurre l’offerta di azzardo legale, così come la sua
propaganda. Questa la nostra idea, questa la nostra posizione; da cui
partiamo ogni giorno senza arretrare un centimetro”, ha concluso.

Ughi (pres.
Obiettivo 2016) ad Agimeg: “Dopo il suo voltafaccia, Villarosa
rimetta la delega ai giochi. I 25 milioni di italiani che giocano
responsabilmente si ricordino alle prossime elezioni di chi gli ha
tolto la dignità”

Ha sollevato un vero
vespaio il cambio di rotta del sottosegretario del Mef con delega ai
giochi Alessio Villarosa. Dopo aver annunciato un’apertura al
confronto con gli operatori Villarosa, rispondendo ad una critica del
magazine Vita.it, aveva fatto marcia indietro smentendo l’apertura
verso gli operatori ed anzi intervenendo a gamba tesa contro il
gioco. “A questo punto non gli resta che rimettere la delega ai
giochi – ha dichiarato ad Agimeg Maurizio Ughi, presidente di
Obiettivo 2016 – è infatti impossibile pensare ad un regolamento
nazionale sul gioco senza parlare con gli operatori. Il
sottosegretario, con il suo voltafaccia, ha di fatto offeso i 25
milioni di italiani per i quali il gioco è uno svago. Tutte queste
persone meritano rispetto ed interventi equilibrati e concordati con
chi li vive tutti i giorni. Ovviamente per quella piccola parte che
esagera con il gioco vanno previsti interventi di sostegno e dedicata
la massima attenzione. Di fatto se Villarosa non incontra gli
operatori non potrà svolgere il proprio incarico e quindi renderà
inutile la delega. Invito quindi – ha concluso Ughi – i 25
milioni di italiani che giocano in maniera responsabile a ricordarsi
alle prossime elezioni europei di chi gli ha tolto la dignità e gli
ha instaurato la paura di essere giocatori”.

Utenti Facebook
“contro” dichiarazioni Villarosa sul gioco: “Nessun riordino?
Si occupi allora delle migliaia di persone che lavorano nel settore
legale”

“Lei dice che non
ci deve essere nessun riordino. Bene, allora da oggi si occupi delle
migliaia di persone che lavorano nel settore legale”. “Mi
dispiace per le persone che hanno creduto in questo lavoro che ha
dato da mangiare a migliaia di famiglie e con tutti gli investimenti
fatti”. “Fate solo propaganda per guadagnare consensi”. Questi
sono alcuni dei tanti commenti fatti al post su Facebook del
sottosegretario al Mef con delega ai giochi Alessio Villarosa, nel
quale ieri sottolineava che “la lotta al gioco d’azzardo
dilagante è un pilastro dell’azione politica del Movimento 5
Stelle” e che le varie “le leggi regionali e i regolamenti locali
che meritoriamente da Nord a Sud stanno arginando il dilagare
dell’azzardo non saranno mai toccati”. “Vorrei esporre la
preoccupazione di chi lavora in questo comparto – si legge ancora –
e di chi ha investito, seguendo leggi e licenze date dallo Stato.
Siamo attività legali. Siamo i primi a voler trovare una soluzione
per tutelare i più deboli, siamo disposti a metter un limite di
accensione alle macchinette e a rinnovare le stesse con l’inserimento
della tessera sanitaria. Vi ricordo poi che le agenzie di scommesse
tutelano già i minori perché l’accesso in questi luoghi è
vietato. Far diventare una legge retroattiva causerebbe solo
disoccupazione, senza tutelare nessuno anzi”.

Di Maio (min.
Lavoro e Svil. Econ.): “Sono andato a prendere soldi al gioco che
adesso è diventato il più tassato d’Europa”

“Per cinque anni
mi sono sentito dire che non c’erano i soldi per Reddito di
Cittadinanza e Quota 100, io sono il Ministro che li ha firmati. Io
sono andato a prendere i soldi dal gioco d’azzardo, che è
diventato il più tassato d’Europa ed era il meno tassato, dalle
compagnie assicurative e dalle banche. Con i soldi del taglio alle
pensioni d’oro abbiamo alimentato anche la pensione di cittadinanza
per i pensionati minimi”. E’ quanto ha detto il vicepremiere
ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ospite
de L’aria che tira insieme a Barbara Lezzi, Elisabetta Trenta e
Riccardo Fraccaro

Binetti (Udc):
“Ipocrisia del Governo sul gioco pubblico: continua a fare cassa
con il settore”

“Tra le molte
contraddizioni a cui ci ha abituato il M5S mi sembra urgente
segnalare quella in materia di gioco d’azzardo. Da sempre in tenuta
di accanita opposizione il M5S ha esordito nel Decreto Dignità. Ciò
che lascia decisamente spiazzati e’ il fatto che nelle scorse
settimane sia stato pubblicato l’elenco degli operatori cui le
autorità hanno affidato 67 nuove concessioni per il gioco d’azzardo
online. Il bando di gara era stato pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana e sulla Gazzetta Ufficiale
dell’Unione Europea nel 2018 e metteva sul mercato un totale di 120
nuove licenze. Ognuna con un costo di concessione di 200.000 euro e
una validità fino al 31 dicembre 2022. E’ vero che fino al marzo
2018 governava ancora il Pd, a cui possono essere attribuite le
responsabilità di questa operazione, ma chi ne ha tratto finora il
guadagno e si appresta a rilanciare l’operazione e’ pur sempre il
governo a Cinquestelle, che su questo tema evidentemente predica bene
e razzola male. Moralismo e giustizialismo sembrano essere le
coordinate principale della cultura politica a Cinquestelle, ma i
fatti smentiscono pesantemente un approccio tanto rigido nelle parole
e tanto flessibile nei fatti”. Lo ha dichiarato la senatrice Paola
Binetti (Udc), commento gli ultimi interventi legislativi in materia
di gioco pubblico. “Si potrebbe facilmente commentare – prosegue
in una nota – che il panorama italiano del gambling e’ sempre
piu’ affollato, in omaggio al famoso principio che pecunia non olet
per cui lo Stato ha incassato una cifra di poco superiore ai 14
miliardi di euro. Che la nostra economia versi in condizioni
disastrose e’ noto a tutti e che sulla nostra testa penda la
minaccia dell’aumento dell’IVA lo e’ altrettanto. Ma che il
governo voglia giocare d’azzardo con le tasche degli italiani era
un po’ meno chiaro, considerando i proclami moralistici di cui si
e’ sempre rivestito il M5S”.

Camera, dl
“Misure urgenti di crescita economica”: presentati emendamenti
che escludono sale scommesse da agevolazioni per riapertura e
ampliamento locali

Alla Camera, nelle
Commissioni riunite V e VI, sono state presentate e discusse proposte
emendative al disegno di legge “Misure urgenti di crescita
economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”.
Tra queste anche due emendamenti sui giochi. In particolare, in due
emendamenti di Ruocco e Gusmeroli (M5S e Lega) che aggiungono
all’Art. 30 il Art. 30-bis. (Agevolazioni per la promozione
dell’economia locale mediante la riapertura e l’ampliamento di
attività commerciali, artigianali e di servizi) si legge: “Il
presente articolo disciplina la concessione di agevolazioni in favore
dei soggetti, esercenti attività nei settori di cui al comma 2, che
procedono all’ampliamento di esercizi commerciali già esistenti o
alla riapertura di esercizi chiusi da almeno sei mesi, siti nei
territori di comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti”. “Sono
comunque escluse dalle agevolazioni previste dal presente articolo
l’attività di compro oro e l’attività di vendita di articoli
sessuali («sex shop»), nonché le sale per scommesse o che
detengono al loro interno apparecchi da intrattenimento”. Le stesse
disposizioni sono contenute nel Ddl Semplificazioni fiscali trasmesso
al Senato dopo il via libera ricevuto alla Camera. Inammissibile
emendamento Benedetti (Misto) che dispone l’incremento di un
milione di euro annui dal 2019 del Fondo risorse decentrate di cui
all’articolo 76 del CCLN del comparto funzioni centrali 2016-2018
relativo al MIPAAFT e incrementa di 300.000 euro dal 2019 il fondo
per la retribuzione di posizione e la retribuzione di risultato del
personale di livello dirigenziale contrattualizzato.

Trasmesso al
Senato Ddl Semplificazioni fiscali, attività con slot e sale
scommesse escluse da agevolazioni

Sono state trasmesse
dal Presidente della Camera dei deputati al Senato le disposizioni
per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività
economiche e delle famiglie e il contrasto dell’evasione fiscale.
Il testo ha ricevuto il via libera della Camera il 14 maggio. Il Ddl
Semplificazioni fiscali prevede “la concessione di agevolazioni in
favore dei soggetti esercenti attività nei settori di cui al comma 2
che procedono all’ampliamento di esercizi commerciali già
esistenti o alla riapertura di esercizi chiusi da almeno sei mesi,
siti nei territori di comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti”.
“Sono comunque escluse dalle agevolazioni previste dal presente
capo l’attività di compro oro e l’attività di vendita di
articoli sessuali («sex shop»), nonché le sale per scommesse o che
detengono al loro interno apparecchi da intrattenimento”.

Senato, Servizio
del Bilancio: “Da aumento preu slot e Vlt incremento delle entrate
per 616,9 milioni nel 2019 e 614,9 milioni dal 2020

“Riguardo
all’incremento del PREU – prelievo erariale unico disposto dal
comma 1051 nella misura dell’1,35% per gli apparecchi da gioco AWP
(Amusement with Prizes) e dell’1,25% per gli apparecchi VLT
(Videolottery), è stato stimato un incremento delle entrate
tributarie pari a 616,9 milioni nel 2019 e a 614,9 milioni dal 2020”.
E’ quanto si legge nel Dossier sulla decisione di bilancio per il
triennio 2019-2021 del Servizio del Bilancio al Senato.

Reddito di
Cittadinanza, in arrivo decreto su spese vietate e quelle
autorizzate. Le card finora rilasciate non funzionano solo con
categorie legate a giochi e scommesse

Nei prossimi giorni
sarà ufficializzata, non appena il decreto attuativo avrà superato
gli ultimi passaggi tecnici, la nuova lista delle spese autorizzate
con il Reddito di Cittadinanza. Già in vigore il divieto di usare i
soldi della card per il gioco, ma con il decreto in arrivo verrà
proibito anche l’acquisto di superalcolici, gioielli e altri
accessori di lusso, beni antiquari e prodotti finanziari. Saranno
però consentiti prelievi tra 100 e 210 euro. Le card rilasciate agli
aventi diritto sono già predisposte per operare su più larga scala
– si legge su Il Messaggero -: oggi gli unici negozi in cui le
tessere magnetiche non funzionano sono quelli con un “merchant
category code” direttamente legato a giochi e scommesse.

Elezioni europee,
Di Pietra (Popolo della Famiglia): “Vogliamo promuovere presa di
coscienza a livello continentale che generi politiche di contrasto
alle dipendenze, compreso il Gap”

“Vogliamo far
rivivere le radici cristiane che l’Europa ha rinnegato, perché
solo traendo ispirazione dalla sua eredità cristiana l’Europa
potrà affrontare nel migliore dei modi questioni complesse di grande
rilevanza”. E’ quanto ha detto Elena Di Pietra, responsabile del
Popolo della Famiglia in provincia di Trapani e candidata alle
elezioni del Parlamento Europeo nella circoscrizione Italia Insulare.
“Vogliamo promuovere una presa di coscienza a livello continentale
che generi politiche di contrasto nei confronti di tutte le
dipendenze quali droga, alcool, gioco d’azzardo, prostituzione e
pornografia, e impegnarci per una politica migratoria ispirata a
criteri di equità ed equilibrio che renda l’Europa più
accogliente e solidale”, ha aggiunto.

Fochi (candidato
M5S per Parlamento UE): “Limitiamo l’offerta del gioco anche in
Europa”

“In italia, le
mafie si sono inserite pesantemente nel gioco d’azzardo “lecito”,
tramite il riciclaggio di denaro. L’Europa è stata lungimirante
poiché già dal 2011 esiste un osservatorio che monitora il gioco
d’azzardo. Limitiamo l’offerta del gioco d’azzardo anche in
Europa”. Sono le parole di Claudio Fochi, consigliere comunale a
Ferrara per il Movimento 5 Stelle e Candidato M5S alle Elezioni per
il Parlamento Europeo 2019.

Adinolfi
(PdF-AP): “Tra le nostre proposte il contrasto alle dipendenze,
come quella da gioco”

“Le nostre
proposte sono molto chiare: sostegno alla famiglia naturale; reddito
di natalità; una Europa più democratica con una Commissione Europea
eletta con tutti i suoi membri direttamente; una guerra alle
dipendenze come droga, alcol e gioco d’azzardo, pornografia e
prostituzione; rispetto per le persone a partire dai più giovani e i
più deboli”. E’ quanto detto da Mario Adinolfi, Popolo della
Famiglia – AP, nel suo intervento nella trasmissione Bersaglio
Mobile – Speciale Elezioni di La7.

De Carli (Popolo
della Famiglia-AP): “Tra le nostre proposte, anche il contrasto
alla dipendenza da gioco”

“Il 26 maggio,
giorno di elezioni europee oltre che amministrative, gli elettori
troveranno sulle schede anche il simbolo del Popolo della
Famiglia-AP, incardinato nella grande famiglia del Partito Popolare
Europeo con una proposta valoriale a presidio di quei principi non
negoziabili che Benedetto XVI indicò come essenziale programma di
governo in un memorabile discorso al Partito Popolare Europeo del 30
marzo 2006”. E’ quanto ha detto il coordinatore regionale del
Popolo della Famiglia e candidato capolista del collegio Nord-Est per
il Popolo della Famiglia-AP Mirko De Carli. “Le proposte del Popolo
della Famiglia-AP prevedono la promozione della cultura della vita e
della famiglia naturale, il superamento del trattato di Dublino in
materia di immigrazione secondo le indicazioni di Papa Francesco
sull’immigrazione sostenibile in cui l’Europa non può lasciare
sola l’Italia, la lotta alla denatalità “peste bianca”
d’Europa, il no netto alle politiche eutanasiche e sul suicidio
assistito, l’investimento sulla donna madre, riconosciuta
finalmente come lavoratrice, e sull’impresa familiare,
l’abbattimento della pressione fiscale sulla famiglia attraverso il
quoziente familiare, la difesa dell’ambiente, la guerra a tutte le
dipendenze (droga, alcool, pornografia, gioco d’azzardo,
prostituzione), il contrasto all’ideologia gender, il processo di
democratizzazione dell’Europa con l’elezione diretta della
Commissione”, ha aggiunto.

L’articolo Confronto sì, confronto no. Il riordino giochi “divide” ancora la politica dagli operatori e addetti al settore proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/riordino-giochi-politica-operatori