Vai al contenuto

Servizio Antenna Sud. D’Attis (Forza Italia): “La politica che combatte il gioco legale è connivente con la malavita”. Felici (Dir. Agimeg): “Il modello italiano del gioco preso come esempio all’estero, ma la politica lo sta distruggendo”

“La storia della guerra al gioco pubblico legale parte da lontano e atterra in questi giorni e mesi drammatici per il settore. Parte da quando si insedia in particolare il Governo giallo-verde e continua in seguito come giallo-rosso e la tinta gialla è quella che accomuna i due governi, perché c’è un pregiudizio di una componente politica importante che è il M5S che dichiara guerra al settore. Peccato però che il primo provvedimento del Governo giallo-verde, con l’allora ministro Di Maio, è proprio quello di finanziare una parte del Decreto Dignità con i soldi provenienti dal gettito fiscale del gioco che nel 2019 è stato di ben 11 miliardi di euro. Questa è la prima contraddizione. Inoltre, in quel provvedimento si diceva che il Governo si impegnava a riordinare il settore, ma questo non è mai avvenuto”. E’ quanto ha affermato il deputato di Forza Italia, Mauro D’Attis, durante la trasmissione dedicata alla sofferenza del settore del gioco andata in onda ieri sera in televisione su Antenna Sud. “C’è stata una guerra sistematica al settore e questo lo posso affermare più di tanti altri parlamentari poiché sono stato sempre il primo firmatario di emendamenti in tutti i provvedimenti dal 2018 ad oggi, per cercare di far comprendere quanto fosse importante il settore del gioco legale non solo per la questione dei lavoratori, ma anche perché se esiste un gioco pubblico legale vuol dire che lo Stato ha voluto differenziarlo dal gioco illegale. Lo Stato si è preso il monopolio del gioco per tutelare la legalità del settore e del diritto al gioco per i consumatori. Il gioco illegale è in mano alla criminalità organizzata e alla malavita, ci sono relazioni della Guardia di Finanza e delle Procure che lo testimoniano. Non ultimo, il Procuratore generale di Brindisi, De Donno, ha affermato che c’è stato un incremento dell’attività illegale dove le leggi hanno ristretto l’offerta di gioco legale. Uno Stato che combatte il gioco legale – conclude D’Attis -, sapendo che la malavita che ne approfitta, diventa connivente con le mafie, la camorra e la ‘ndrangheta. Con il collega Giorgio Mulé, ho divulgato una nota con la quale confermiamo la nostra presenza alla manifestazione che si svolgerà il 18 a Piazza del Popolo a Roma.”
“Da pochi giorni ho fatto 40 anni di giornalismo dedicato al settore del gioco pubblico e ho sempre cercato di aiutare i colleghi a fare un’informazione corretta. Il servizio di Sky (dove le donne del gioco pubblico in piazza a Roma sono state scambiate per lavoratrici delle palestre) è un caso emblematico non di malafede, ma di disinformazione che è uno dei grandi mali del settore. Il problema è quello di ricostruire una reputazione che purtroppo negli anni ha preso delle strade sbagliate. Devo ringraziare il deputato D’Attis che è stato un politico sempre vicino e presente per il settore e ha cercato di far cambiare l’approccio verso la politica, così come il presidente di Sapar, Domenico Distante, e la promotrice della manifestazione ‘rosa’, Antonia Campanella”. E’ quanto ha affermato il direttore di Agimeg, Fabio Felici, durante la trasmissione andata in onda ieri su Antenna Sud dedicata al settore del gioco. “Quello che si scorda è che 15 anni fa il mercato illegale valeva più di quello legale e l’amministrazione dei Monopoli di Stato ha fatto una grande opera di pulizia cercando di raggruppare il settore del gioco sotto il tetto di quella che oggi è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli restringendo molto il gioco illegale. Ma adesso con le politiche proibizioniste degli ultimi due anni e mezzo si è perso tutto quel valore di trasparenza e sicurezza verso i giocatori che c’era prima. Ricordo che il modello italiano di gioco è invidiato all’estero. Commissioni di tanti altri Stati sono venuti in Italia per imparare a gestire il settore e ora il gioco sembra il male del terzo millennio, non è così. Bisogna avere equilibrio. Troppa offerta? venga diminuita ma a fronte di un riordino equilibrato del settore e tenendo conto di tutte le esigenze. In Italia c’è il gioco più antico al mondo: il Lotto, che esiste da 500 anni. In tutto questo non c’è niente di male, il gioco legale è una forma di intrattenimento come tante altre”, ha concluso Felici. ac/AGIMEG

Fonte: https://www.agimeg.it/politica/servizio-antenna-sud-dattis-forza-italia-politica-combatte-gioco-legale-connivente-con-malavita-felici-agimeg-modello-italiano-gioco-preso-come-esempio-da-estero-ma-politica-sta-distruggendo

Powered by WPeMatico