Giuseppina De Rosa, una delle donne del presidio ‘rosa’ del settore del gioco a Montecitorio, ha rilasciato un’intervista a “Il Mattino” nella quale ha affermato: “Alcune di noi sono andate al MEF quando c’era in carica il vecchio Governo, ora aspettiamo di vedere se Draghi cambierà approccio nei nostri confronti. Il comparto è chiuso dal 25 ottobre, dopo che avevamo riaperto il 15 giugno. In pratica dall’inizio della pandemia siamo stati chiusi oltre otto mesi. Inoltre, d’estate il nostro giro di affari si comprime inevitabilmente, a differenza dei costi vivi che restano sempre gli stessi. Il ridimensionamento del fatturato si attesta al 70%. Il gioco online sulle nostre piattaforme ci ha consentito di sopravvivere, ma è chiaro che non possiamo rimanere chiusi ancora a lungo. I locali del gioco legale sono a prova di Covid – sostiene De Rosa -, tutti noi abbiamo investito per introdurre protezioni anti-contagio. Soldi buttati, visto che lo Stato non ci permette di operare. Per quanto riguarda i ristori, nel mio caso, sono bastati a coprire solo parte degli affitti. Non sono stati sufficienti. Inoltre, il Governo ha pure aumentato la tassazione nei nostri confronti, introducendo un nuovo balzello dello 0,5% sulla raccolta scommesse per alimentare il Fondo Salva-Sport. Con me ho sei dipendenti ai quali non sono arrivati tutti i mesi di Cig e non so se riuscirò a tenerli tutti quando riapriremo. Le chiusure hanno spostato i giocatori verso l’illegale. Le vincite più consistenti proposte da bookmaker che non devono sostenere costi di alcun tipo sono una potente calamita. Il cammino di legalità fatto in questi anni rischia di essere cancellato dalle decisioni prese durante la pandemia”, ha concluso De Rosa. ac/AGIMEG
Fonte: https://www.agimeg.it/scommessesportive/titolare-agenzie-scommesse-a-il-mattino-cammino-legalita-gioco-in-pericolo-da-decisioni-durante-pandemia
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